Sport – La Sustinente vince la partita della luce

La condizione illuminotecnica degli impianti sportivi in Italia è sotto gli standard di qualità. E non si sta parlando solo di piccole realtà periferiche o palestre utilizzate da improvvisate squadrette di calcetto. Ma anche di palasport comunali, impianti di grande affluenza, dove il pubblico segue competizioni di professionisti (piscine comprese) in condizioni, spesso, di sofferente luminosità. Tutto a discapito di atleti, pubblico, arbitri, riprese televisive e di quella cultura dello sport spesso bistrattata dalle istituzioni. Per fortuna, ogni tanto, tenacia e volontà di “uscire dal buio”, motiva le persone giuste nel posto giusto. E’ il caso di Carlo Ramaschi, intraprendente consigliere della Sustinente Basket, che smarcatosi dalle mirabolanti promesse dei LED, ha conosciuto navigando su internet Solljus e, portandosi la palla avanti, ha… infilato il cerchio!

“Partivamo da una classica situazione di vecchi ed proiettori a ioduri metallici da 400 W-racconta- (venti in tutto per illuminare il campo ndr), lì da quasi 40 anni, risalenti a quando il palazzetto è stato costruito nel 1980! La volontà di potenziare e risparmiare sui costi ci ha fatto arrivare a Solljus, incuriositi da un articolo su internet”.

Solljus Italia, in effetti vanta decine e decine di riqualificazioni illuminotecniche in impianti sportivi, grazie a un tratto distintivo: massime prestazioni con minimo assorbimento di potenza. Un fattore gli ha permesso di superare in affidabilità e prestazioni le tecnologia LED in oltre 14 Paesi nel Mondo.

“In effetti sono stato attratto proprio da questa caratteristica, e dopo essere venuto a conoscenza dei risultati ottenuti al palasport di Schio, a Vicenza, abbiamo commissionato, in tandem con il tecnico del comune, uno studio illuminotecnico”.

E cosa è successo?

“Abbiamo capito che Solljus è specialista della illuminazione sportiva. Che atleti e federazioni sportive lo prediligono, che la sua luce, essendo del tutto simile a quella del Sole, non abbaglia ed è ben tollerata anche da ha occhi chiari, o da soggetti con spiccata fotosensibilità oculare. La proiezione di quanto avremmo risparmiato e le assicurazioni sulla qualità ottica ci ha ulteriormente convinto. E’ stato superato il problema di ancoraggio dei proiettori e, dopo avere smantellato le vecchia armature, abbiamo potuto apprezzare dal vivo la differenza!”

Venti nuovi proiettori da 210 Watt al posto dello stesso numero di lampade da 400, con un risparmio del 54%, giusto?

“Sì. E un incremento dei lux al pavimento del 30%!”

Riscontri sul campo?

“I benefici sono sotto gli occhi di tutti, è proprio il caso di dire. Abbiamo fatto contenti i nostri atleti e il pubblico. Addirittura riceviamo complimenti dai giocatori avversari. Luce netta, calda al punto giusto. Niente ombreggiature strane o abbagliamenti, diretti e indiretti. Non parliamo poi del fotografo ufficiale del nostro team! Insomma, ne ha beneficiato persino la nostra immagine!”

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