Solljus ha la meglio sui LED e illumina DHL

Un altro re-lamping da palmares per Greenova Italia, la società che ha come mission lo scouting e l’importazione nel nostro Paese delle migliori eco-innovazioni nate in terra svedese. Protagonista dell’exploit il proiettore luminoso Solljus (tradotto: luce del Sole), uno dei fiori nell’occhiello del catalogo di prodotti cleantech commercializzati dalla società Greenova Italia, con sede a Pordenone: un modulo luminoso sempre più apprezzato in Italia per versatilità e capacità

Entrando nel dettaglio, dei 110.000 mq di superficie totali della DHL di Corteleona, sono stati interessati i 60.000 mq dei magazzini C Nord e C Sud. Si tratta di grandi aree al coperto adibite alla scaffalatura, imballaggio, trasporto e spedizione delle merci, con ampia presenza di personale addetto e dove, secondo le normativa UNI-EN 12464-1, la richiesta di illuminazione a pavimento può arrivare a 300 lux. Un sfida resa più ardua dall’altezza di posizionamento degli apparecchi luminosi, ben 14 metri. Lo studio illuminotecnico, realizzato in brevissimo tempo nella sede centrale di Östersund, in Svezia, ha evidenziato fin da subito l’opportunità di sostituire le 719 vecchie lampade al sodio ad alta pressione (la maggior parte da 400 W, ma a causa dei vecchi alimentatori a magnete, con consumi risultati maggiori fino al 100%) con 780 Solljus di “appena” 210W. Il consumo totale di 523 kW sì è così ridotto a poco più di 176 kW: un risparmio in potenza che ha abbattuto del 66,4% gli alti costi energetici, derivanti dalle necessità operative della location, dove la luce artificiale è richiesta anche per 20 ore al giorno. Incredibile anche il dato di pay back dell’operazione di efficientamento energetico, stimato in appena 1,55 anni; e il saving proiettato nel futuro: fra 12 anni la DHL avrà trattenuto in cassa più di 4 milioni di Euro. L’importante risultato economico deriva anche dal drastico abbattimento dei costi di manutenzione, che passeranno da 31mila a soli 8mila Euro all’anno.

“Dopo un’attenta valutazione e confrontando i risultati dei test on site, le curve fotometriche e gli studi illuminotecnici, si ritiene che il fornitore Solljus e le lampade in tecno-ceramica, siano le più adeguate per essere installate nel magazzino di Corteleona”.

Queste le parole con cui i responsabili tecnici della DHL ufficializzano l’aggiudicazione della commessa a Solljus. Nelle motivazioni si parla dei LED come causa di “abbagliamento e zone d’ombra” e si fa cenno alla impossibilità di sostituire le loro sorgenti ottiche singolarmente nel caso di un guasto. Altra problematica trascritta nelle motivazioni (e molto frequente in questo tipo di applicazioni) è la temperatura: “oltre i 40° i LED possono dare problemi di surriscaldamento, sinonimo di scarsa affidabilità”. Per quanto riguarda lo studio illuminotecnico, infine, Solljus è stata l’unico fornitore in gara a consegnare dei dati concordanti con tutte le documentazioni certificate da ente terzo.

Greenova Italia sa bene che i margini di efficientamento energetico derivanti da una corretta illuminazione sono oggi vitali per le aziende italiane, soprattutto per quelle più grandi ed energivore; come le industrie e il terziario commerciale che, assieme, assorbono secondo ENEA oltre il 35% del fabbisogno energetico nazionale destinato alla illuminazione. L’esperienza DHL dimostra come l’equazione LED = risparmio energetico non sempre funziona. Ritorno sull’investimento in tempi brevi, bassissima manutenzione e resa cromatica vicina a quella della luce del Sole, rappresentano fattori di competitività in cui la tecnologia Solljus, rispetto al LED, si è dimostrata ancora una volta superiore.

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